Situato su una collina, non lontano dal centro abitato, il santuario della Madonna delle Grazie, la cui costruzione risalente al 1560 è legata ad una apparizione della Madonna ad una fanciulla di 6 anni alla quale Ella indicò l’esistenza di una Sua immagine che infatti si trovò dipinta a tempera su pietra e oggi si trova nell’abside della chiesa. È il tipico santuario dedicato alla Madonna nel rito bizantino, situato fuori dall’abitato e meta di pellegrinaggio.
Chiuso al culto nel 1938, quando, per un movimento tellurico, cadde la volta, esso venne interamente restaurato e riaperto al culto con una solenne riconsacrazione il 7 giugno 1964, alla presenza dell’allora Eparca Giuseppe Perniciaro. Nell’interno, sulla parete destra, si ammirano un artistico dipinto raffigurante Santa Lucia, fatto eseguire da Francesco Licursi nel 1643, e un’altra tela, sempre di grandi dimensioni, raffigurante San Vito megalomartire un dipinto di San Pietro. Sulla parete sinistra si trovano una nicchia che custodisce il simulacro della Madonna delle grazie, titolare del santuario e un dipinto, raffigurante Sant’Onofrio.
Nell’abside vi è infine un dipinto su pietra, raffigurante la Madonna delle Grazie; in esso la Madonna è raffigurata seduta in trono con il Figlio sulle braccia. In alto due angeli reggono una corona regale. Ai lati del dipinto vi sono due figure genuflesse, ben conservate: a destra è San Calogero mentre a sinistra San Giovanni Battista.
È stato per anni chiuso per la ristrutturazione sia esterna che interna e il 4 luglio 2013 alla presenza dell’allora Amministratore apostolico di Piana Degli Albanesi, Cardinale Paolo Romeo ed a una folla di persone è stata riaperta al pubblico.
